A.A.A. vendesi ed acquistasi:
l’ambivalenza del mercato
richiede un po’ di anonimato.
Non posso non pensare all’estasi,
quell’estasi che mi hai donato
un mese, addirittura un mese, fa.
Su fogli sparsi scrivo e pagine,
travolto dalla nostalgia,
il simbolo dell’anarchia.
Sempre più grossa è la voragine
e tu sei sempre meno mia:
hai detto basta ma non basterà.
Sento agitarsi tra le costole,
tra quarta e quinta, il cuore: covo
il sentimento eterno e nuovo,
precipitando ad ogni sistole.
Anche se non ci sei, ti trovo
perché l’amore dà l’ubiquità.
Destino o caso o serendipità
tirano i fili della vita.
Mi attrai come la calamita
che si celava negli stipiti.
Ancora incrocerò le dita
ad ogni incrocio di questa città.
Amore inizia con la lettera
che hai maledetto e benedetto.
Il tuo corpo così perfetto
solo pensandolo mi getterà
in fondo a un baratro, al cospetto
di tanta effimera felicità.
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